Nell’afoso pomeriggio del 21 giugno, si è svolto a Termoli nella sede dell’Università degli Studi del Molise, il convegno su “Alimentazione Ambiente e Salute, prospettive a confronto”. Il service è stato organizzato dal Lions Club Termoli Host con il patrocino dell’Unimol.
L’incontro è stato introdotto e moderato dal Presidente del Club Giuseppe Musacchio che ha ricordato gli scopi lionistici ed ha illustrato la necessità di un service in materia di alimentazione e ambiente, in una società consumistica che tende sempre più a considerare gli individui non come persone ma come consumatori. In questo contesto le società multinazionali tendendo solo apparentemente a migliorare la qualità della vita dei consumatori, mirando in realtà a realizzare solo i loro dividendi azionari e il loro potere di controllo.
Il primo relatore, il prof. Massimo Iorizzo docente di Microbiologia degli Alimenti all’UNIMOL, ha svolto una relazione dal titolo molto suggestivo “Additivi Alimentari: l’inganno è servito”. L’accattivante tesi del prof. Iorizzo è stata quella di dimostrare di come, inconsapevolmente, siano gli stessi consumatori a voler essere ingannati dalle multinazionali del cibo che ci presentano un prodotto sempre più bello, invitante, gustoso. A tutto questo contribuiscono anche le innumerevoli trasmissioni di cucina su tutti i canali televisivi, sopratutto sulle reti commerciali che orientano le nostre azioni. Il professore ha evidenziato le differenze tra qualità e genuinità, qualità reale e qualità apparente e di come la qualità percepita non corrisponda sempre a quella reale. Un’attenzione particolare è stata riservata agli additivi alimentari, spiegando quali sostanze sono considerate tali e come sono definite in base ad un decreto ministeriale del 31/3/1965. Tali sostanze possono essere prive di potere nutritivo o impiegate per esaltarne particolari caratteristiche di aspetto, sapore, odore o consistenza. Questa definizione legislativa ci aiuta a comprendere l’inganno degli additivi. Il relatore menzionando i codici di alcuni additivi ha chiarito come vanno lette le etichette dei prodotti alimentari, quali sono gli additivi nocivi per la salute la cui presenza nell’etichetta ci deve indurre a non consumare quel prodotto. Tra le sostanze additive ha citato i coloranti, presenti perfino nel pesce e nella frutta, dannosi per la salute ed inutili, usati solo per rendere il cibo di bell’aspetto ed invogliare all’acquisto. Nell’assunzione del pasto è necessario fare attenzione alla Dose Giornaliera Accettabile (DGA), vale a dire, quantità giornaliera massima di additivi ingeribile con il cibo, calcolata in base al peso corporeo, dose che non dovrebbe essere superata per evitare effetti dannosi per la salute. Fondamentale nell’economia dell’intervento, il discorso sui nitrati e nitriti, utilizzati soprattutto nella conservazione della carne e degli insaccati; questi possono subire delle modificazioni chimiche che li trasformano in nitrosammine, molecole potenzialmente cancerogene anche secondo l’ Associazione italina per la ricerca sul cancro (AIRC). Facendo ricorso all’uso di slide ha visionato delle tabelle guida per dosare il Valore Limite (VL), calcolato dall’EFSA (European Food Safety Autority). Alla fine della sua relazione il professore ha accennato alle etichette dei vini che contengono la dicitura contiene solfiti, senza indicarne la quantità, argomento sul quale le autorità preposte dovrebbero intervenire. Tutto il discorso del professore ha mirato a sensibilizzare l’uditorio sul fatto che dobbiamo passare dalla condizione di consumatore vessato a quella di consumatore consapevole. Iorizzo ha concluso il suo intervento con la citazione di alcune massime di Epicuro: Bisogna non fare finta di filosofare , ma filosofare sul serio; perché non abbiamo bisogno dell’apparenza della salute, ma di vera salute. Nessuno sceglie un male, riconoscendolo come male, ma, allettato da esso perché sembra un bene se considerato in confronto con un male più grande, egli cade in trappola.
Il secondo relatore intervenuto, il dottor. Bartolomeo Terzano Presidente ISDE Molise – Associazione Medici per l’Ambiente, ha relazionato su Alimentazione, Genetica e Ambiente.
Il dott. Terzano ha calibrato il suo intervento cercando di dimostrare la correlazione che esiste tra qualità dell’ambiente e qualità della salute e di come danneggiando l’ambiente danneggiamo anche la nostra salute. Ha ipotizzato che procedendo di questo passo rischiamo di mettere a rischio la stessa sopravvivenza della specie umana. Citando la rivista The Lancet ha parlato di tre pandemie che espongono a grave rischio la salute e sulle quali bisognerebbe soffermare la nostra attenzione: Malnutrizione, Obesità e Cambiamenti Climatici. Ha introdotto il concetto di Epigenoma spiegando come gli stimoli provenienti dall’ambiente possano influenzare lo stesso genoma umano con gravi conseguenze, ha poi continuato spiegando come le microparticelle introdotte nell’organismo da un cibo degradato dall’ambiente possano avere delle interferenze a livello endocrino. La stessa obesità è dovuta ad alterazioni provenienti da sostanze esterne. Con il peggioramento della qualità ambientale siamo passati ad una diminuzione delle patologie acute ed ad un aumento di quelle croniche. Terzano ha parlato del concetto circolare di natura, in altre parole la natura riesce a riciclare tutto, ma l’aggressione con prodotti che le sono estranei produce il rifiuto, come ad esempio le plastiche ed altri elementi che rischiano di ostacolare questo percorso circolare. A conclusione del suo intervento ha fatto un brevissimo accenno al pericolo della tecnologia 5G, la cui adozione è stata bandita da alcune città degli Stati Uniti e sta provocando allarme per le conseguenze che potrebbe provocare alla salute.
Il terzo relatore il prof. Catello di Martino docente UNIMOL ha svolto una approfondita relazione di taglio più scientifico dal titolo “Acqua di Valore”. Partendo dalla domanda cos’è l’acqua e da dove viene, ha osservato che la maggior parte dell’acqua proviene dalle viscere della terra e viene espulsa dalle eruzioni vulcaniche, altra parte è di origine cosmica e proviene dalle comete. Questo ci fa capire ancora una volta l’importanza della tutela dell’equilibrio ambientale. Anche il prof. Di Martino come gli altri relatori ha dato molta importanza alla preservazione dell’ambiente ponendo l’attenzione sulle plastiche, soprattutto su quelle usa e getta che secondo lui andrebbero bandite. Le microplastiche si trovano nell’acqua che beviamo nel sale e negli alimenti, Residui plastici sono stati rilevati persino nel cosmo. La ricerca di acqua potabile sarà sempre più un problema e si prevede che in futuro potrebbero esserci delle guerre per l’accaparramento delle risorsi idriche, come attualmente vi sono quelle per l’accaparramento delle risorse energetiche.
Alla fine dell’incontro il presidente Musacchio ha ringraziato i relatori, il rettore dell’UNIMOL, i soci intervenuti e tutti i partecipanti.