Su iniziativa del Lions Club di Osimo si è svolta venerdì 24 gennaio 2020 nell’Aula Magna del Palazzo Campana di Osimo una interessantissima e partecipata Conferenza sul Tema di Studio Distrettuale dal titolo “Dipendenze Tecnologiche: siamo tutti a rischio?”. L’iniziativa, promossa da Achille Ginnetti, Presidente del Lions Club di Osimo, e coordinata dal socio Lion Nazzareno Donzelli, ha coinvolto come Relatore il Dott. Rodolfo Rabboni, Psicologo e Psicoterapeuta, Responsabile dell’Area Gioco Patologico del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Area vasta 2 dell’Asur Marche, che ha una notevole competenza e una apprezzata esperienza in questa delicata materia. Nell’incontro, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Simone Pugnaloni, sono state approfondite le attualissime tematiche relative alle varie tipologie di “Dipendenze Tecnologiche” che caratterizzano il rapporto patologico degli individui, specie adolescenti e giovani, con i nuovi mezzi tecnologici: uso della rete internet, gioco on line, utilizzo dello smartphone. La grande Rete ha l’indiscusso merito di avere determinato un incredibile salto di qualità nella comunicazione a livello globale, ma riesce, specie con i soggetti più fragili, i nativi digitali, a modificare gli stili di vita e a condizionare comportamenti e abitudini quotidiane. L’uso compulsivo e l’abuso dello smartphone, ad esempio, possono produrre dipendenza e isolamento sociale, così come la ludopatia può indurre atteggiamenti devianti e patologici. Tuttavia, nell’analizzare l’ampia e varia casistica di dipendenze tecnologiche, il Dott. Rabboni ha cercato di rassicurare i presenti, sottolineando come l’approccio corretto non debba essere di sottovalutazione ma neanche di demonizzazione del fenomeno, che va analizzato e ricondotto nell’alveo di una gestione attenta e responsabile dei comportamenti indotti. E’ compito di chi ha ruoli educativi, della famiglia in particolare, non ignorare ma supportare con una presenza vigile e con corretti interventi i ragazzi che si trovino in condizioni di difficoltà e di condizionamento psicologico e sociale dovute ad un utilizzo distorto degli attuali strumenti tecnologici.
L’intervento conclusivo è stato effettuato dall’officer distrettuale Rosella Pugnaloni che ha sottolineato l’impegno del Lions International a favore delle giovani generazioni.