I Lions italiani raccolgono fondi per sostenere la popolazione ucraina e i profughi che fuggono dal loro Paese a causa della guerra.
Gli aiuti saranno destinati all’acquisto di generi di prima utilità, medicine e abbigliamento, ma anche all’accoglienza di donne e bambini sia in Italia sia nelle nazioni che hanno aperto le frontiere ai rifugiati.
Il denaro proveniente dalle donazioni verrà gestito direttamente dalla Lions Clubs International Foundation, la Fondazione dei Lions che ha già attivato i propri canali e vanta una decennale esperienza di interventi concreti e immediati in caso di calamità naturali ed emergenze umanitarie.
Per partecipare a questa campagna di solidarietà è sufficiente fare una donazione con carta di credito, bancomat o paypal cliccando il link indicato.
https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=AXLY5N8G5ZTCQ
Oppure fare un bonifico bancario sul conto corrente intestato a
Multi distretto Lions Italia causale “aiuti al popolo Ucraino“
iban IT 03 T 05216 03222 000000000945

Unitevi ai Lions e alla loro Fondazione Internazionale dei Lions Club in questa gara di generosità a favore del popolo ucraino!

Il Distretto Lions 134 Ucraina
In questo terribile momento è nostro dovere aiutarli
Distretto Lions 134. Ti dice qualcosa? Uno dei tanti, fra i 690 (se li ho ben contati) attuali. Allo stesso livello di uno dei 17 che costituiscono il nostro Multi distretto 108? Cosa cambia?
Cambia che il Distretto 134 si chiama U C R A I N A! E’ uno dei 210 paesi nei quali i Lions sono presenti, e da alcuni giorni, purtroppo, è entrato nelle case e nei cuori di ciascuno di noi attraverso le notizie, i filmati, le testimonianze che riempiono le televisioni, le radio ed i giornali.
Nella capitale Kiev vi sono 9 Club Lions, 3 sono nella città di Leopoli, 2 a Poltava ,1 a Odessa sul Mar Nero, 1 ancora a Berehove, Čerkasy, Černihiv, Kropyvnyc’kyj, Ladantsi, fra quelle popolazioni vi sono 657 Soci Lions, (e con loro le relative famiglie, i parenti, gli amici) raggruppati il 29 Club, presenti in 16 diverse città.
Se consideriamo le 2 autoproclamatesi repubbliche separatiste, 4 Club Lions sono a Donek, 1 a Makiïvka, Mariupol e Svjatohirs’k; Sumy e a Terebovlja.
Alcune di queste località sono conosciute (Kiev, Odessa, Donek), altre (almeno ai più) non dicono nulla, ma rappresentano, con la loro denominazione, migliaia e migliaia di persone, abitazioni, aziende, uffici, centri commerciali, negozi.
Ho usato, finora, il verbo al presente: “sono, rappresentano, …”. Non vorrei pensare, in un prossimo futuro, di doverlo usare al passato: “erano, rappresentavano, …”!
Se ti ho almeno in parte sensibilizzato, ti propongo di seguito il link ai dati dei Club Lions che ti ho prima citato: http://www8.lionsclubs.org/reports/gn1569/2021-2022/2022-01/District%20134.pdf.
Anche il Governatore del Distretto 134 Ucraina, con i suoi diretti collaboratori, all’inizio dell’anno lionistico avevano fissato i propri obiettivi per il suo anno: anche questi sono consultabili da http://www8.lionsclubs.org/reports/DistrictGoals/2021-2022/District%20134.pdf. Ancora attuali, oggi?
Guarda i loro volti! A questo indirizzo trovi le loro E-mail: http://www.lions.org.ua/en/main/
Cosa ci sentiamo di dire loro?

• Mi dispiace, vi sono vicino.
• L’Associazione e apolitica: non prende posizione!
• Speriamo che la Fondazione Internazionale vi possa aiutare. Il mio Club, purtroppo, ha già fatto il suo budget di spesa.
• Qualcun altro, come stiamo facendo per i profughi dall’Afghanistan, si prenderà cura di quelli di voi che riusciranno ad arrivare in Italia.
• Proponiamo mobilitazioni ed “un minuto di silenzio”.
Oppure, in prima persona, ti senti anche tu assieme a me, di aderire a questa proposta:
• Che il nostro Distretto si attivi aderendo alla sottoscrizione lanciata dalla nostra Fondazione Internazionale, aperta agli attuali 3.200 Soci , invitando ciascun Club a raccogliere fondi per poi utilizzarli a favore degli amici ucraini. Non sarà importante quanti soldi riusciremo a raccogliere, ma quanti dei 3.200 faranno il proprio bonifico. E’ ciascuno di noi potrà sentirsi orgoglioso di quanto, concretamente, avremo fatto per loro.
Non sarebbe quello che vorresti fosse fatto a noi se, a posizioni inverse, ci trovassimo in Italia nelle loro stesse condizioni, quali civili a rischio di essere oggetto di “danni collaterali”? Io sono pronto ad aderire. E tu?