Carissime Amiche, carissimi Amici Lions e cari Leo,
vorrei rendervi partecipi di un racconto che sino ad ora ha ispirato molte delle mie scelte di vita, da quando da giovane ho letto un libro dal titolo: “Jonatan Junior Libero di Volare”. Questo libro ha sicuramente condizionato il mio cammino terreno e mi permetto di leggervi piccoli brani perchè così meglio capirete chi è Maurizio Berlati e perchè assume decisioni spesso “fuori dal coro”.
Era di primo mattino e il sole appena sorto luccicava tremolando sulle lattine schiacciate e i brandelli dorati di carta da cioccolatini. Fiotti puzzolenti e nauseanti scaturivano dalla montagna di rifiuti della discarica K7 della Pubblica Nettezza Urbana. Sulla Tangenziale le auto correvano verso le fabbriche e l’autocarro 201 carico di rifiuti imboccò la salita che portava alla vetta della discarica. Era il segnale di sveglia dello stormo. Al grido di Simmenthal sveglia l’appetito, lo stormo di gabbiani si gettò sull’immondizia che veniva scaricata, cominciava così una nuova piacevole giornata di pappatoia gratuita.
Ma lontano di là ai limiti della discarica, un vecchio gabbiano spennacchiato osservava il sorgere del sole in compagnia di un gabbiano giovanissimo e grassottello che pendeva dal suo becco. Tutti nello stormo chiamavano il vecchi gabbiano, quel pazzo di Dixan, perchè viveva in un fustino abbandonato ai margini dello stormo di cui era stato il capo. Dixan era stato abbandonato da tutti, ma quel giovane gabbiano che ora era con lui voleva saperne di più ed il suo nome era Jonathan Junio, detto Gei Gei.
Dixan stava dicendo a Gei Gei: “Guarda il cielo quello è il regno dei gabbiani, non siamo nati per razzolare nell’immondizia come le galline ma per volare e pescare senza confini”. Mentre Dixan sognava all’improvviso, Gei Gei disse: “Insegnami a volare Dixie per Piacere”. Appena lo disse arrossi, era giovane, stava infrangendo la legge dello stormo, aveva timore di fare qualcosa di diverso ma, poi a voce alta commentò: “I gabbiani non sanno piu volare! Hanno scoperto il cibo facile non conta più volare, conta mangiare. Dixie io voglio volare”.
Senza aspettare la risposta di Dixie Gei Gei decollò decisamente, si portò in alto ma non essendo capace cadde rovinosamente al suolo e tutto lo stormo lo prendeva in giro e diventò lo zimbello di tutti. Dixan che stava sonnecchiando aprì un occhio e disse: “Mah”! Poi completamente sveglio chiese al giovane amico: “Ma tu cosa vuoi fare”? E Gei Gei subito rispose: “Voglio volare con te o senza di te”. Fu allora che Dixan gli disse: “Domani cominceremo con il volo orizzontale”. Dopo alcuni giorni di duro allenamento,
Gei Gei riusciva a librarsi in aria, altre volte cadeva, ma poi ricominciava, certo che era veramente testardo e dopo un mese, riusciva a fare perfette picchiate e sfrecciava davanti a Dixie.
Fu allora che il vecchio capo gli disse: “Gei Gei ora puoi andare al mare, puoi andare a pescare, tu sei un gabbiano, devi volare e sei nato per essere libero e devi lasciar perdere e scavalcare tutto ciò che ti intralcia e che si frappone alla tua libertà, alle superstizioni, alle usanze, alle leggi scritte per comodità e alle abitudini frutto delle consuetudini”. Fu allora che Jonathan disse: “Anche contro le leggi dello stormo?
Dixan solenne gli rispose: “Chi ha creato i gabbiani ha stabilito chi sono, il resto lo hanno fatto quelli che oggi non riescono più a volare”.
Jonathan lasciò lo stormo e andò al mare e allo stormo qualcuno cominciava a dire : “Bisogna fare qualcosa, cacciamolo via prima che altri facciano come lui“ . Fu a questo punto che successe quello che nessuno nello stormo pensava: i giovani gabbiani guardavano Gei Gei e la schiera dei suoi sostenitori aumentava a dismisura e molti ora dicevano: “Noi siamo Gabbiani vogliamo volare, liberi…”.
All’improvviso si alzarono tutti in cielo e tutti svolazzavano e ricadevano ma, si rialzavano e dicevano: “Io voglio volare e andare con Jonathan, siamo gabbiani, non galline. Voliamo sino al mare, andiamo a pescare, siamo nati per questo”.
Ho sempre cercato di fare come Jonathan, certo molte volte sono caduto, ma ho sempre trovato il vento e la mia libertà, ed è per questo che il mio più grande difetto, dicono alcuni, è la sincerità che mi spinge a dire anche quando sarebbe meglio tacere. Il racconto di Jonathan si chiude cosi: Non esistono gabbiani cattivi ma solo gabbiani infelici.
Carissime Amiche, carissimi Amici Lions e cari Leo, nell’assumere la carica di Governatore del Distretto, prima di scegliere il mio motto ho molto riflettuto. Cercavo una frase che riflettesse quanto prima vi ho letto e l’avevo trovata: Se lo sogni lo puoi fare! Poi dalla sede centrale è arrivato che anche per questo anno il motto rimaneva identico per tutti i Governatori: We Serve e per chi come me viene dallo scoutismo, è stato facile accettare questa indicazione, perchè non c’è nulla di più bello nella vita di servire chi soffre e quando lo facciamo riceviamo molto di più di quanto doniamo.
Sono certo che i Lions romagnoli, marchigiani, abruzzesi e molisani sentono molto forte questo motto che è uno dei fondamenti della nostra Associazione e insieme riusciremo a lasciare il mondo, un po’ meglio di come lo abbiamo trovato. Ho ripreso il motto nel guidoncino che, il mio amico Lions e stimato pittore Angelo Ranzi mi ha voluto donare, guidoncino dove la figura imponente di Giovanni de’ Medici sul suo cavallo, ricorda il mio Club che da lui prende il nome, ma anche quello di tutti i Club del Distretto. Giovanni era infatti il primo cavaliere della costruenda Nazione Italiana, in secondo piano si vede la Rocca simbolo dell’unità dei cittadini forlivesi e questo obiettivo di unità vale per tutti i Lions Clubs e poi in lontananza si vede una città immaginaria, là dove tutti i Lions del MultiDistretto sono impegnati a servire i cittadini del mondo, senza che vi siano distinzioni di razza, idioma e colore della pelle. Regalerò in questo anno il guidoncino a tutti: al giorno d’oggi, questo gesto può apparire un’azione d’altri tempi, ma per me, per
noi, invece, questo pezzetto di stoffa ha un valore profondo di identità, di sapersi ritrovare attorno ai nostri comuni valori.
Permettetemi, poi, di ricordare il nostro codice etico, che è il fondamento dell’Associazione, è il punto di riferimento imprescindibile nelle relazioni tra i soci, tra i Clubs: è il nostro DNA che ci contraddistingue nella società in cui viviamo. Avete mai pensato che se tutti noi applicassimo veramente quanto è scritto nel codice dell’etica non avremmo neppure bisogno degli statuti e dei regolamenti? Almeno proviamoci e come diceva Jonathan: “Mi piace pensare che insieme, vogliamo volare e che prima o poi ci riusciremo”. Noi abbiamo avuto una grande fortuna: magari all’inizio non conoscevamo nulla della nostra Associazione, ci siamo capitati per caso, poi, però, ci siamo appassionati, abbiamo scoperto che fare Service e coinvolgere e farci coinvolgere dagli altri nei progetti, ci rende felici, appagati e soddisfatti. Il nostro modo di agire, passa attraverso la solidarietà, l’etica, il rispetto delle regole, la propensione al servizio, l’amicizia e il senso di responsabilità, che sono valori imprescindibili da testimoniare sempre e in ogni occasione.
Abbiamo superato i 100 anni della nostra Associazione ed ora siamo concentrati per aumentare la valenza del nostro servire: per farlo abbiamo istituito Officer ad esso dedicati. L’obiettivo principale è migliorare le condizioni di vita di molte persone ogni anno e per farlo, anche noi dobbiamo aumentare, perchè più siamo e più persone possiamo servire. A tal riguardo nell’ Associazione abbiamo promosso i Clubs Satellite con l’intento di trasformarli, poi, in Clubs tradizionali e questa è una scelta che condivido ed auspico e
poi, ci si è inventati i Club Specialist che su uno specifico tema uniscono professionisti del servizio monotematici.
Apparteniamo ad un’Associazione di Servizio Internazionale e quando questa, nei modi dovuti, assume decisioni, queste valgono per tutti.
Quando ne ho avuto la possibilità prima che si scegliesse in tal senso, spesso ho posto una domanda: perchè MJ quando ha creato i Clubs Lions ha voluto che contenessero diverse professionalità e non ha pensato ai Clubs Specialist che tanto mi sanno di Lobby? Come ho detto, ora la decisione è stata presa e io la accetto e se si formeranno nel Distretto questi Clubs, non contesterò tali iniziative: sono certo che chi promuove questi Clubs e ne fa parte mi dimostrerà con i fatti che il mio pensiero al riguardo è sbagliato.
Oggi nella nostra Associazione al GLT e al GMT distrettuali, che hanno lo scopo di ricercare leader nei nostri Clubs e di formare i soci al Lionismo e che seguiranno i piani di azione che ho presentato alla sede centrale in America, si aggiunge il GST che l’anno scorso era in fase embrionale e che ora si connota come figura fondamentale per la realizzazione e il compimento dei Service. Nel mio organigramma il GST dirigerà i responsabili di ambito quali: la lotta alla fame, l’oncologia pediatrica e i giovani, la vista, l’ambiente,
il diabete, i centri Lions di necessità, le realizzazioni Lions, i service tematici e i programmi e progetti.
Ad ogni ambito corrispondono Service specifici con il loro responsabile e gli Officer di Circoscrizione. Relativamente alla comunicazione, ritengo poi che quando i responsabili di ambito con il GST distrettuale, avranno fatto i loro progetti per i Service entro agosto, dovranno comunicarli ai Presidenti di Club che sceglieranno quali fare ed entro settembre li inseriranno nella programmazione dell’anno di loro competenza e ad ottobre le comunicazioni degli Officer ai Presidenti termineranno.
Questo è quanto ritengo si debba fare, per aiutare sempre di più chi soffre e dobbiamo, congiuntamente ed uniformemente agire, perché il nostro operare sia efficace nel locale, nel Distretto e nel Multidistretto, magari focalizzandoci di più sui bisogni dei cittadini e meno sui Services culturali o artistici che tanto ci hanno impegnato nel recente passato. I Lions si caratterizzano da tutte le altre Associazioni di volontariato perché, non fanno beneficienza fine a sé stessa, ma la usano come strumento per realizzare Services, cioè progetti più grandi a favore di chi ha più bisogno di noi. Inoltre vi invito a collaborare con altre Associazioni di volontariato quando ci chiederanno aiuto, ma tale collaborazione dovrà nascere facendo dall’inizio progetti condivisi e non parteciperemo ad iniziative già decise, dove saremmo “usati” come manovalanza e al termine del Service pretenderemo sempre di avere la rendicontazione, perchè lo dobbiamo ai nostri Soci, al nostro Distretto, alla nostra Associazione.
I Clubs sono i Soci dell’Associazione e insieme si raggiungono obiettivi che a molti possono apparire impossibili
e per farlo occorre agire tutti nella stessa direzione, partendo dalla stessa base e dunque i nostri Statuti e Regolamenti, dovranno essere sempre più quelli Internazionali e sempre meno quelli “personalizzati” cioè adattati alle singole esigenze, dove magari si dice che si può votare per delega, dimenticando che nella nostra Associazione questo non è permesso. A tal fine, nel dvd che verrà distribuito oggi, ho fatto inserire anche il Manuale del CDA della Sede Centrale, dove tutto è codificato e scritto e dove vi
ispirerete sempre di più. Da Las Vegas arriveranno modifiche statutarie che saranno sottoposte al nostro Centro Studi per la disamina, poi inoltrate ai Clubs le cui osservazioni saranno oggetto di aperta discussione nelle Zone che rinvieranno i loro documenti al Centro Studi, che, infine, elaborerà la stesura definitiva da sottoporre all’approvazione durante il Congresso di Primavera. Ho un obiettivo, quello di garantire ai cittadini e alle Istituzioni che i nostri loghi, le nostre Associazioni e Fondazioni che nel Distretto abbiamo creato, si devono caratterizzare per il rispetto delle regole lionistiche internazionali, di Distretto, ma anche di convivenza civile e per questo tutti faremo bilanci chiari e trasparenti e chi usa il nostro simbolo dovrà averne licenza: non si potrà più procedere con la discrezionalità del singolo e adotteremo i dettati della riforma del Terzo Settore dove ho nominato specifici Officer.
Come vi ho detto al Congresso di Tortoreto, ho cercato di semplificare la nostra organizzazione e ho tolto quelle figure che negli statuti sono a discrezione del Governatore, quali i Presidenti di Circoscrizione. Gli Officers li ho nominati fra i soci che hanno dimostrato grande disponibilità al servizio, e queste mie scelte sono state libere, non inibite da usanze obsolete quali il gentlemen agrimens e le rotazioni obbligate, che sapete non riconosco e non ho applicato. Queste scelte degli Officer hanno provocato in alcuni, che si sentivano predestinati, sconcerto e, forse, risentimento. Permettetemi, rimango convinto che “Non esistono gabbiani cattivi ma solo gabbiani infelici” e da questi Soci attendo grande impegno perchè serviremo chi soffre dimenticandoci dell’io e ricordandoci che insieme li aiuteremo. Abolire i Presidenti di Circoscrizione non vuol dire che ho cancellato le Circoscrizioni, anzi il contrario, in tali riunioni a tema, che si faranno, i protagonisti saranno i Club e i Soci, che potranno liberamente esprimersi e, in questo modo, sarà poi inutile celebrare il Convegno di Autunno: le ingenti cifre che a tali manifestazioni nel passato
venivano destinate, ora saranno usate per i Service. “Vedi Jonathan- diceva Dixan con affetto – ogni gabbiano è fatto ad immagine del Grande Gabbiano, una scheggia d’infinito. E non badare a quello che dicono. Ora che hanno guardato in alto, il cielo incomincerà
a entrare anche in loro………..e non saranno mai più come prima”.
Amiche ed amici Lions voliamo insieme. Ci riusciremo, vi voglio bene: grazie di essere Lions.
Castrocaro 15 luglio 2018
Lions Maurizio Berlati
DG Distretto Lions 108 A
Il motto del Governatore
We Serve