MONDAINO, IL LIONS CLUB E IL LATINUS LUDUS

Nicola Battistoni

L.C. Cattolica

Officer Distrettuale “Latinus Ludus”

 

La fama di Mondaino nel corso dei millenni è legata ai più disparati aspetti: al sale, che si trova nella valle di Montespino, in cui sono stati rinvenuti reperti dell’era neolitica e dell’età del bronzo (a testimonianza di antichissimi insediamenti); al Tempio di Diana che dominava secondo la leggenda i colli dell’antico e romano Vicus Dianensis; alla possente Rocca Malatestiana che difendeva uno dei più importanti punti militari e strategici del riminese, porta d’accesso e spartiacque tra il Montefeltro e la Signoria dei Malatesta; alle splendide maioliche – ora raccolte in un museo – che nel rinascimento “invasero” il mercato pesarese ed urbinate grazie all’arte dei valenti vasari giunti a Mondaino dall’antica Castel Durante (oggi Urbania); agli ittioliti o pesci fossili risalenti al miocene inferiore (circa cinque milioni di ani fa) noti agli studiosi da tempo immemore, pare anche a Leonardo da Vinci (secondo le più audaci e pretenziose teorie…); più recentemente alla produzione di fisarmoniche e strumenti elettronici, oltre che ad una rievocazione rinascimentale – il Palio del Daino – che richiama annualmente decine di migliaia di visitatori e riporta l’antico borgo all’anno 1459 quando, proprio a Mondaino, fu sancita la pace fra Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro.

 

Mondaino ha una storia ricca di episodi importanti. Con poco meno di millecinquecento anime è un piccolo lembo di Romagna sostanzialmente escluso dal turismo di massa della riviera riminese, quasi dimenticato e sconosciuto ai più il che –fortunatamente – ha permesso di mantenere a pochi chilometri dal caos del “divertimentificio” un ambiente pressoché incontaminato ed un’alta qualità della vita prevalentemente legato al sano concetto dello slow food e ai ritmi tipici della collina e della campagna quasi completamente ignoti a chi vive nei grandi centri urbani.

 

Questo piccolo locus amenus, è noto ai latinisti grazie ad un concorso di traduzione riservato agli studenti degli Istituti Superiori, il Latinus Ludus, che sta per compiere la veneranda età di 30 anni (o, meglio, li compirà nel 2018).

 

L’idea che con il Latino si potesse giocare nacque una sera del 1989 e si concretizzò durante una riunione presso l’abitazione di Mario Acquaviva – allora Presidente del Lions Club di Cattolica – presenti il Prof. Athos Lazzari, il Sindaco di Mondaino Giorgio De Carolis, con Giuliano Sanchini, Vittorio Amadei (anch’essi membri del Club, che da subito sostenne il Comune), e l’Assessore alla Cultura Angelo Chiaretti (che sarebbe entrato a far parte del Club di Cattolica negli anni a venire): questi i “padri fondatori” della manifestazione, ispirati e “illuminati” da una lettera giunta qualche tempo prima da parte di Don Romano Nicolini , sacerdote locale che suggeriva l’istituzione di un concorso di traduzione per ragazzi.

 

“Il Latinus Ludus – recita il primo articolo del bando – è un concorso in onore dell’abate Sebastiano Sanchini (1763-1835), mondainese, precettore del poeta Giacomo Leopardi, ed ha finalità di gioco, socialità e divulgazione della cultura classica. In quanto gioco, persegue il fine di sportiva competizione nel rispetto delle regole ludiche e degli altri contendenti. In quanto socialità, tende all’incontro con compagni di studi appartenenti ad Istituti e Città diversi. Relativamente alla divulgazione della cultura classica, si prefigge di stimolare gli studenti al suo studio e approfondimento, ed offrire ai docenti percorsi estranei a quelli istituzionali”.

Pensato inizialmente per il bacino di utenza dell’area marchignola (per intendersi quella a cavallo tra le province di Rimini e Pesaro, tanto cara allo scrittore – nonché cittadino mondainese onorario – Fabio Tombari), il concorso si è rapidamente allargato a Istituti dell’intero territorio nazionale e ha, per così dire, “ispirato” numerosi certamina nati negli anni successivi in tutta Italia.

 

La collaborazione con l’Università di Urbino (facoltà di Lettere), con le Istituzioni Locali e con la casa editrice Guaraldi di Rimini ha consentito, negli anni, di intraprendere importanti manifestazioni di contorno fra le quali il corso di aggiornamento “Leggere i Classici”, tenuto dai maggiori esperti – nazionali ed internazionali – di cultura classica; il Certamen Comicum, rassegna-concorso teatrale per opere Plautine in occasione del quale compagnie di studenti-attori mettono in scena brani delle opere del comico sarsinate (realizzato appunto in collaborazione con il Comune di Sarsina), costituendo una sorta di doppio “triangolo magico” (Mondaino-Urbino-Sarsina/Ludus-Università-Plauto) della cultura latina e classica; di dare alle stampe tre pubblicazioni (Dal Volumen al Byte – Weni Widi Wici; Kybernetes; Don Giovanni tra Antropologia e Filologia) di notevole valenza scientifica che hanno avuto rilevanza internazionale e costituito oggetto di studio.

 

Il vero miracolo, tuttavia, sono le migliaia di studenti che nel corso di questi quasi trent’anni sono saliti a Mondaino per partecipare alle prove, in rappresentanza di Istituti dell’intero territorio nazionale, sono la prova evidente del successo della formula: da Alessandria a Bari, da Arezzo a Avezzano, da Bologna a Isernia passando ovviamente per le province di Pesaro e Rimini. Cinquecento studenti che annualmente partecipano alle prove – il colpo d’occhio della palestra gremita di giovani traduttori è davvero impressionante – e concorrono per il puro piacere della competizione e il gusto di incontrare e conoscere altre persone, più per che ricevere dei premi volutamente poco più che simbolici e per la soddisfazione di vedere impresso il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione, hanno spinto la crescita della manifestazione.

 

Riuscire a coinvolgere i giovani e le loro famiglie in un momento di incontro che fonde divertimento e cultura classica, dimostra come la lingua latina e greca – introdotta fra le prove di traduzione dal 2012 – abbiano ancora ben più che qualche sussulto di vitalità, nonostante il maltrattamento che subiscono quotidianamente nelle aule (per quanto ancora non è dato sapere…) e le storpiature di giornalisti, stelle e stelline dei talk show televisivi. E non è cosa da poco.

 

La formula del Concorso, consolidata e vincente, è semplice:

  • tre ore per tradurre un brano dalla lingua latina o greca, di difficoltà crescente a seconda dell’anno di insegnamento della lingua (sono previste, infatti, cinque sezioni per il Latino, due per il Greco, più una prova di traduzione poetica), una classifica che vede premiati i migliori tre;
  • gli accompagnatori possono godere delle bellezze (e delizie) locali oppure, grazie al Distretto Leo 108-A, partecipare alla Caccia al Thesaurus misurando (divertendosi, è obbligatorio) il loro livello di conoscenza del latino e non solo;
  • una cerimonia di premiazione, preceduta da un momento di concorso teatrale (il certamen comicum) per il giusto riconoscimento dei meriti dei più bravi;
  • la conclusione con una merenda rustica, offerta ai partecipanti, nel rigoroso rispetto delle abitudini marchignole.

 

Chi vi scrive ha avuto il piacere, l’onore e l’onere di organizzare la manifestazione dal 1999 al 2014 (come Assessore del comune di Mondaino) e ora continua a seguirla come officer distrettuale assieme e per conto del Club di Cattolica, a testimonianza del legame indissolubile che esiste fra il Lions Club di Cattolica e il Latinus Ludus.

Favorire la crescita culturale e l’incontro – in amicizia – fra giovani per mezzo di una manifestazione leale che ne valorizza e premia il talento; una sintesi perfetta dei valori e degli scopi del Lionismo di cui andare davvero fieri.

 

Nicola Battistoni

Lions Club Cattolica

Officer Distrettuale “Latinus Ludus”

 

 

Parte di questo articolo è stato recuperato, quindi riadattato, dalla postfazione del libro “Weni Widi Wici – Tra Volumen e Byte” (Guaraldi, 2003) che scrissi in qualità di Assessore alla Cultura.

Nei quindici anni di rapporti fra il Comune di Mondaino e il Lions Club Cattolica, che ho avuto il piacere di gestire, non posso dimenticare e omettere di citare il rapporto con i presidenti di Club che si sono via via succeduti e i referenti e officer distrettuali (in particolare gli amici Stefano Pompei e Angelo Chiaretti) che hanno costituito un pungolo e stimolo continuo per migliorare la manifestazione.

 

Per maggiori informazioni: http://www.latinusludus.it