L’azione del Lions Club International si caratterizza per la globalità. Già, perché gli sforzi di ogni Club, come gli addetti ai lavori sanno, confluiscono nella gestione di quello che può essere definito il “braccio armato” dell’organizzazione, vale a dire la Fondazione Internazionale meglio nota con l’acronimo LCIF (Lions Club International Foundation), in grado di intervenire su scala mondiale non solo quanto ad attività di servizio in pratica permanenti, ma anche in occasione di eventi, quali le calamità naturali e i disastri in genere, che colpiscono le aree più disparate del globo terrestre.
Ma accanto e di pari passo rispetto al “global service”, ogni club mantiene e alimenta un legame strettissimo con il proprio territorio, veicolato da iniziative a favore della comunità di riferimento, in sintonia con le istituzioni e le altre realtà locali.
Quella dei club è una rete che amministrativamente fa riferimento alle zone, alle circoscrizioni e ai distretti, senza però tralasciare i legami diretti con gli altri club. Ed è proprio dal legame con gli altri club che nascono e si sviluppano iniziative che dal punto di vista strettamente geografico, ma in particolar modo per far camminare le idee dell’attività di servizio, si sostanziano in un legame destinato nel tempo all’interazione permanente.
E se le idee non hanno bisogno di particolari infrastrutture per camminare, a maggior ragione non ne hanno bisogno tra realtà non lontane fra di loro, anche se amministrativamente facenti capo ad aree diverse.
E così, con la presidenza di Michele Farabbi del Lions Club Umbertide nell’anno sociale 2020/2021, in un momento nel quale recuperare la collaborazione tra realtà diverse, non solo virtuale, ha assunto una rilevanza e un significato particolari, il sodalizio umbertidese ha trovato, o meglio ritrovato un “fil rouge” con il territorio del vicino Appennino.
Fino alla fine della seconda Guerra Mondiale c’era infatti la Ferrovia dell’Appennino Centrale, che da Arezzo, passando per Umbertide, arrivava fino a Fossato di Vico, ove si congiungeva con quella delle Ferrovie dello Stato, con la possibilità di arrivare fino ad Ancona passando per quell’importante realtà culturale, naturalistica e imprenditoriale rappresentata dalla città di Fabriano. Oggi c’è il cosiddetto “quadrilatero” stradale a congiungere l’alta Val Tiberina alle Marche, ma come detto le idee e il servizio dei Lions non hanno bisogno di infrastrutture per arrivare al bisogno e per intercettare le necessità più disparate, con una declinazione del loro agire che, nonostante l’apparente aporia, diventa “globale nel particolare”.
Questo filo rosso è diventato realtà tra il Lions Club Umbertide e il Lions Club Fabriano, al cui timone nel passato anno sociale, così come per quello in corso, c’è Paolo Patrizi, Lions di grande esperienza, alla guida di un sodalizio che vanta ben 57 anni di attività. Anni di attività che, aggiunti ai 37 del Club umbertidese, fanno 94.
I progetti di servizio e di interazione sono subito decollati e hanno trovato la loro “casa” nel Patto di Amicizia tra i due club, la cui celebrazione in presenza, con l’allentamento delle misure di contrasto alla pandemia, è stata possibile solo nei giorni scorsi.
Nell’occasione, oltre a Farabbi e Patrizi, a suggellare l’evento l’attuale presidente del Lions Club Umbertide Raffaello Agea e le massime autorità dei rispettivi distretti di appartenenza dei due club, a partire dai past governatori Francesca Romana Vagnoni per il DISTRETTO LIONS 108 A e Quintino Mezzoprete per il Distretto Lions 108L, che insieme ai primi hanno siglato la pergamena consacrante il vincolo. Ma all’evento non hanno voluto mancare i governatori in carica dei due distretti Franco Saporetti e Silverio Forteleoni, che nonostante impegnati a partecipare al Consiglio dei Governatori del Multidistretto, si sono collegati dalle rispettive sedi. E ancora, presenti alla celebrazione in presenza, Michele Martella e Rolando Pannacci, rispettivamente secondo vice Governatore e Presidente della IX Circoscrizione del Distretto 108L.
E a suggellare ulteriormente l’importanza e la valenza del legame, erano presenti le autorità civili di Fabriano e Umbertide, ovvero l’Assessore al commercio, turismo, marketing e sistemi territoriali del Comune marchigiano Oderisi Nello Fiorucci e il Sindaco del Comune umbro Luca Carizia, i quali, non meno che i Lions, hanno avuto modo di apprezzare l’iniziativa e le sue prospettive, sottolineando come l’amicizia dei due club sia un formidabile volano per un’azione comune concreta e incisiva, all’insegna del servizio e per la crescita dei rispettivi territori.
Un’amicizia che è già realtà, avendo già cominciato a camminare, anzi a volare sulle ali del servizio.